Nel coinvolgente Dramma, "8½", un gioiello cinematografico proveniente dagli France, Italy, Federico Fellini ha orchestrato un'esperienza affascinante rilasciata nel 1963, che si snoda in un viaggio di 138 min minuti e vede protagonisti i talenti di Marcello Mastroianni, Anouk Aimée, Claudia Cardinale, emergendo come un film cruciale nel genere del cinema che esplora i confini della mente.
In crisi esistenziale e creativa, alle prese con un film da fare, un regista fa una sorta di mobilitazione generale di emozioni, affetti, ricordi, sogni, complessi, bugie. Un misto tra una sgangherata seduta psicanalitica e un disordinato esame di coscienza in un'atmosfera da limbo (F. Fellini). La masturbazione di un genio (D. Buzzati). Una tappa avanzata nella storia della forma romanzesca (A. Arbasino). Una costruzione in abisso a tre stadi (C. Metz). Un Ben Hur del cinema d'avanguardia. Il tentativo di un autoritratto in forma fantastica. Il diario di bordo di un autore. Il rapporto su un ingorgo esistenziale. Un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e alla rottura della drammaturgia tradizionale che ebbero luogo nel cinema a cavallo tra gli anni '50 e i '60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con La dolce vita.